Villa Barni pillole di storia - Villa Barni

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Villa Barni pillole di storia

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La Villa Barni Corrado di Roncadello


La Villa Barni Corrado di Roncadello con rispettivo parco è un complesso di indiscusso fascino e bellezza. La Villa è a forma di U con il corpo centrale disposto in direzione est-ovest e la lunga facciata principale  (a due piani) rivolta a sud, sul giardino. La sua peculiarità sono gli ingressi. L’ingresso vero e proprio è situato sull’asse ovest-est, dove la Villa presenta l’unico brano di portico al punto d’aggancio tra il corpo centrale e l’ala ovest della U; ma quello di maggiore suggestione è nell’asse sud-nord che dalla via per Lodi, passa nel salone centrale, attraversa la corte rustica ed esce dal portone dell’edificio cinquecentesco. La questione relativa alla figura del committente per la costruzione della Villa Barni, non può esaurirsi al volere di una sola persona, infatti sino al 24 ottobre 1725 i beni posti in Roncadello sono comuni a più componenti della Famiglia Barni, ragion per cui le scelte vennero compiute da più di una persona. Certamente fu Antonio Barni (1605-1690), primo Conte di Roncadello, a volere la Villa, in quanto risultante come compratore di un sedime in Roncadello al fine della costruzione. Alla sua morte fu il fratello Giorgio, Vescovo di Piacenza, che oltre a continuare la costruzione, fu anche “suggeritore” di artisti per la decorazione. Uno dei più famosi fu Sebastiano Galeotti, fiorentino, (1675-1741). La sua fama e la sua popolarità fecero sì che venne chiamato a Parma dal Principe Antonio Farnese nel 1710 dove Piacenza e Parma rappresentarono la sua nuova patria, che vi rimase fino al 1739. Nel 1727 è possibile che l’artista venisse chiamato a lavorare dalla Famiglia Barni a Lodi e Roncadello. Fautore di questa commissione fuori dal ducato fu senz’altro Giorgio Barni, Vescovo di Piacenza e uno dei promotori della vita culturale ed artistica della città, che dal 24 ottobre 1725 era diventato il nuovo proprietario di tutti i beni di Roncadello. Fu lui a convincere il Principe Farnese a lasciar partire per Roncadello il Galeotti. La progettazione e la realizzazione fu affidata ai “capomastro” Sartorio di Lodi che tra il 1690 e il 1693 la adattarono a splendida residenza di campagna. Ma queste date dovrebbero riguardare la sua progettazione, la vera costruzione risalirebbe tra il 1700 e il 1715, in quanto, dal riordino dell’archivio della Nobile Famiglia Barni, risultano molte fatture a firma dei Sartorio per ordinativi di molto legname, travi, coppi, beole.
Il parco è il punto migliore da cui ammirare la splendida facciata della villa Barni.


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